L’Istituto CNR-ITAE ricorda con grande affetto e commozione la figura del carissimo collega e amico Pierluigi Antonucci, associato al Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) per l’Istituto di Tecnologie Avanzate per l’Energia e Professore Ordinario in quiescenza dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, scienziato di grande levatura e di alti principi morali.
Pierluigi si è laureato in chimica industriale presso l’Università di Messina ed è stato tra i primi allievi del Prof. Nicola Giordano fondatore dell’Istituto CNR-ITAE.
Il contributo di Pierluigi allo sviluppo dell’Istituto ITAE è stato di notevole rilievo. Pierluigi è stato uno dei primi ricercatori assunti presso il CNR-ITAE, prima di diventare professore presso l’Università Mediterranea, ed ha contribuito allo sviluppo scientifico ed armonico dell’Istituto con la sua elevata qualità professionale e la sua grande umanità. Qualità profondamente apprezzate dai colleghi che lo avevano come riferimento e maestro.
L’attività scientifica di Pierluigi Antonucci ha riguardato i settori dei materiali avanzati, della catalisi, dell’elettrochimica e della conversione dell’energia. I suoi lavori, pubblicati su prestigiose riviste internazionali e presentati nell’ambito di importanti congressi scientifici, hanno interessato vari campi della chimica sia fondamentale che applicata, con particolare riferimento ai processi di idrogenazione, alla sintesi di zeoliti, ai settori della fotoelettrochimica e della foto-elettrolisi, per la conversione di energia solare e la produzione di idrogeno, alla corrosione dei carbon black, ai processi di conversione catalitica di idrocarburi, alla conversione della CO2, alle celle a combustibile ad acido fosforico, ad eteropoliacidi, ad elettrolita polimerico, a metanolo diretto, ad ossidi solidi, allo sviluppo di materiali innovativi quali membrane composite, ai materiali per sensori, per batterie, etc.
Il vasto campo di settori scientifici a cui Pierluigi si è dedicato ha dimostrato la sua grande versatilità nell’affrontare nuove sfide attraverso una rigorosa fase di studio e di elaborazione scientifica. Non si era mai stancato di pensare a nuovi progetti e a nuovi settori scientifici. Nell’ultimo periodo della sua intensa attività di ricerca si era appassionato allo stoccaggio di idrogeno, pensando allo sviluppo di nuovi materiali e di nuovi processi per contribuire al pieno sviluppo di questo nuovo vettore di energia.
Debilitato da un lungo periodo di problemi fisici, aveva tra i suoi più grandi desideri quello ritornare presto all’Istituto ITAE e riprendere con nuovo vigore le attività scientifiche e i progetti di ricerca. Infatti, durante il suo percorso di professore prima associato e poi ordinario di Scienza e Tecnologia dei Materiali all’Università Mediterranea di Reggio Calabria, dove aveva ricoperto ruoli accademici prestigiosi tra i quali quelli di direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile, Energia, Ambiente e Materiali e di rappresentante dell’Università all’interno del Consiglio Direttivo di INSTM, aveva sempre collaborato, come associato di ricerca, con l’Istituto ITAE condividendo con gli amici e i colleghi del CNR nuove sfide scientifiche ed attività progettuali innovative. A tal riguardo aveva agito da catalizzatore nell’avviare collaborazioni importanti tra l’ITAE e varie università italiane, tra cui, l’Università Mediterranea, l’Università della Calabria, l’Università di Roma Tor Vergata, l’Università di Udine, l’Università di Trento etc.
Il direttore dell’ITAE e i colleghi del CNR esprimono il proprio cordoglio e la propria vicinanza alla moglie Sara, ai figli Adriano e Marina ed al fratello Enzo, ricordando il grande impegno scientifico di Pierluigi con un’integrità che si è manifestata sia nel suo spessore intellettuale che nella sua grande correttezza, unita a una profonda sensibilità umana.