La stazione di prova presente presso il CNR ITAE permette il test di sistemi di accumulo termico con tecnologia latente o ibridi latente-sensibile. La sorgente termica impiegata per la carica degli accumuli da testare è rappresentata da una caldaia ad olio diatermico da 24 kW. Questa è connessa, mediante uno scambiatore a piastre (HEX1) e la pompa P1 ad un accumulo inerziale di 100 L, (buffer) che serve da buffer per garantire temperature in ingresso all’accumulo da testare stabili. Il fluido termovettore impiegato è acqua, così da poter simulare le condizioni di funzionamento di accumuli per applicazioni domestiche o di recupero di calore di scarto. Come verrà descritto più in dettaglio successivamente, il fluido termovettore viene prelevato dall’accumulo inerziale mediante la pompa P2. L’apertura e chiusura del circuito di carica è garantita mediante due valvole a solenoide pilotate (V1 e V2).
L’acqua in uscita dall’accumulo da testare viene inviata, mediante la pompa P3, al lato primario di uno scambiatore a piastre (HEX2). L’apertura e chiusura del circuito sono controllati mediante due valvole a solenoide pilotate (V3 e V4). Il circuito secondario dello scambiatore HEX2 è collegato all’acqua di rete, così da poter simulare un utenza domestica. Al fine di regolare la temperatura dell’acqua in uscita dallo scambiatore HEX2 si usa una valvola miscelatrice, il cui funzionamento verrà descritto più in dettaglio successivamente.
Tutti i circuiti sono dotati di valvole a sfera manuali, per garantire il sezionamento dei vari tratti e facilitare la manutenzione o la sostituzione di componenti e sono isolati termicamente mediante una schiuma poliuretanica dello spessore di 1.5 cm così da ridurre le dispersioni termiche in ambiente.